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Caccia grossa ai fondi Ue: 60 milioni di frodi nel 2013

Su 383 casi accertati, 160 solo in Calabria. E si torna a indagare pure su finanziamenti dei tempi del Muro di Berlino

Sessanta milioni di euro: a tanto ammontano le frodi che riguardano fondi europei assegnati illegittimamente. E sono casi che fanno scalpore mentre si pensa a come spendere i 17,6 miliardi del piano Ue 2007-2013 ancora da spendere entro la fine del 2015.

A presentare il rapporto è il sottosegretario alle politiche europee, Sandro Gozi, con l’aggiornamento «sull’attività svolta dal comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea».

CALABRIA FELIX. Guardando ai numeri, spicca in tutta la gravità la situazione delle Calabria: nella regione sono riscontrati 160 violazioni su un totale tricolore di 383. Seguono il ministero dello Sviluppo Economico – 37 accertamenti per un quarto però della somma totale, 15 milioni di euro – e la Sicilia (32).

Guardando al passato, il totale delle frodi ammonta a 178 milioni di euro. E la tradizione è di lunga durata: esistono cinque procedimenti ancora aperti su finanziamenti 1898-1993, dai tempi insomma del Muro di berlino: due a Catania, uno ad Ancora, uno a Roma e uno in provincia di Campobasso.

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