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Bilancio Ue 2014-2020, vertice cruciale a Bruxelles

Al via il Consiglio europeo, che vedrà contrapposti due schieramenti: i Paesi rigoristi del Nord e gli Stati del Mediterraneo, poco disposti a perdere altro denaro comunitario. L’Italia potrebbe ‘risparmiare’ 2 miliardi

Sarà un vertice molto importante quello in programma oggi a Bruxelles, dove i 27 Paesi membri si riuniranno nel Consiglio europeo per programmare il bilancio dei prossimi sette anni, dal 2014 al 2020. Saranno ovviamente i soldi al centro del dibattito che vede contrapposti due principali schieramenti: da una parte i paesi rigoristi del nord Europa (come Germania e Gran Bretagna), dall’altra i Paesi mediterranei (Francia, Italia, Spagna), non più disposti a perdere ingenti quantità di denaro comunitario, soprattutto in un momento di grande difficoltà economica. Il presidente del Consiglio europeo, il belga Herman Van Rompuy, dovrà cercare di conciliare le due posizioni. I tagli alla spesa potrebbero ridursi ulteriormente di 15-20 miliardi, portando il bilancio dei prossimi setti anni a poco più di 900 miliardi, una decisione che soddisferebbe Regno Unito e Germania, ma troverebbe le obiezioni di Mario Monti e François Hollande, che puntano a migliorare il saldo netto dei propri Paesi, ovvero la differenza di quanto si versa nelle casse europee e quanto si ottiene indietro attraverso fondi e finanziamenti comunitari.

LA PROPOSTA DELL’ITALIA. L’obiettivo del governo italiano è di rivedere al ribasso la quota che l’Italia è tenuta a versare, tenuto conto che il nostro indice di prosperità è peggiorato negli ultimi anni e non è più lo stesso di Germania e Francia. Altro tema all’ordine del giorno, come riporta un servizio del Tg La7 di giovedì 7 febbraio, sarà il sistema di correzioni e sconti di cui beneficiano Paesi come Olanda, Belgio, Svezia e la stessa Germania, un sistema che, se modificato come chiesto dal governo Monti, riporterebbe nelle casse italiane circa 2 miliardi di euro.

BILANCIO 2014-2020, LE CIFRE

– 1008,8 miliardi di euro (1,1% del Pil Ue) – Importo totale dei fondi da spendere nel periodo 2014-2020, proposto dal Van Rompuy lo scorso novembre.– 80 miliardi – Il taglio applicato dal presidente del Consiglio europeo rispetto alla prima proposta della Commissione Ue.- 30 miliardi – L’ulteriore taglio chiesto da Gran Bretagna, Germania, Svezia e Danimarca.- 6 miliardi – Il saldo passivo 2011 dell’Italia tra i fondi versati all’Ue e quelli ricevuti- 0,38% – Il rapporto tra saldo passivo e Pil che fa dell’Italia il primo contributore netto al bilancio Ue.- 1,8 miliardi – Quanto l’Italia è riuscita finora a recuperare nel negoziato sui tagli all’agricoltura.– 1 miliardo – Il ‘recupero’ italiano sul fronte dei fondi strutturali. – 700 milioni – Costo annuo per l’Italia dello sconto concesso alla Gran Bretagna.Dati forniti dall’Ansa

Credits Images:

Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e il premier italiano Mario Monti a colloquio