Connettiti con noi

Business

Aumento Iva, Centromarca: “Così si perde Pil e posti di lavoro”

L’associazione mette in guardia il governo sulle ‘clausole di salvaguardia’ contenute nella legge di Stabilità, che potrebbero portare l’Iva al 25,5%

Un nuovo aumento dell’Iva sarebbe una vera e propria tagliola sui consumi e sulla ripresa economica dell’Italia. L’Ufficio studi di Centromarca calcola che, un ritocco al rialzo della già elevata imposta sul valore aggiunto porterebbe a una riduzione dei consumi pari all’1,8%, la perdita di altri 150 mila posti di lavoro, uno scatto dell’inflazione oltre il 2% e un’ulteriore contrazione del Pil pari allo 0,8%.

PERCHÉ SI PARLA DI AUMENTO DELL’IVA. L’eventuale aumento delle aliquote Iva è previsto dalle clausole di salvaguardia contenute nella legge di Stabilità: se non verranno raggiunti determinati obiettivi di bilancio e di spending review previsti dalla manovra. In tale scenario, gli incrementi partirebbero già dal 2016 e, a regime nel 2018, le aliquote Iva risultanti sarebbero pari al 4%, al 13% (agevolata) e 25,5% (ordinaria), in grado di assicurare un maggior gettito di 21,4 miliardi di euro nel 2018.

Credits Images:

© Getty Images