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Al Milan lo scudetto dei ricavi commerciali: in un anno +18%

Il fatturato dagli sponsor del club sale a 82 milioni di euro; chiave del successo la strategia di marketing studiata da Infront, che promette: “San Siro sarà il primo stadio multimediale d’Italia”

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Niente scudetto per il Milan, ma la società rossonera può comunque sorridere per i risultati ottenuti fuori dal campo: nel corso di quest’anno, infatti, il club di via Turati ha chiuso con un fatturato commerciale pari a 82 milioni di euro, in crescita di 15 milioni rispetto all’anno precedente e che, oltre a non avere eguali in Italia, si avvicina a quanto fatto registrare dai club più prestigiosi in Europa. Insomma, l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, si consola per il momento felice dal punto di vista economico della società rossonera che – sottolinea ha aumentato le entrate nonostante il periodo di difficoltà finanziaria globale. Galliani lo ha ammesso in occasione dello Sponsor day dello scorso 4 maggio: non si può vincere sempre, “l’importante è che una società come il Milan resti sempre competitiva”, solo così si può trasmettere in tutto il mondo l’immagine di un brand di successo (e attrarre così gli sponsor).

GUADAGNARE AIUTA A VINCERE. Senza dimenticare che vi è una stretta relazione tra fatturato di una società di calcio e risultati sportivi, soprattutto in Europa. “Per battere i grandi club europei serve aumentare il fatturato”, spiega Galliani che prende come riferimento la recente classifica Football Money League. “La classifica sportiva somiglia sempre di più alla classifica dei fatturati – ha spiegato – le quattro semifinaliste della Champions di quest’anno (Barcellona, Real Madrid, Chelsea e Bayern Monaco, ndr) nelle classifiche dei fatturati sono prima, seconda, quarta e quinta (sesta, ndr), perché c’era il Chelsea invece del Manchester United, altrimenti erano quattro su quattro”.

NIENTE TV E STADIO, COME AUMENTARE IL FATTURATO. L’obiettivo del Milan è quindi quello di aumentare le entrate. Ma come? “In Italia un amministratore delegato di una società calcistica oggi può agire solo livello commerciale”, spiega Galliani sottolineando il divario che c’è, ad esempio, con le società inglesi che ripartiscono uniformemente il fatturato tra stadio (ticketing), sponsor e diritti televisivi. In attesa di un impianto di proprietà che possa far aumentare i ricavi (“comunque in crescita nell’ultima stagione da 33 a 39 milioni”, ha precisato Galliani) e di una diversa ripartizione dei diritti televisivi (“la legge Melandri ha prodotto effetti nefasti”) l’unico modo è quello di agire attraverso gli sponsor.

LESS IS MORE. “Crescere nei fatturati dando più agli sponsor”, ha dichiarato Galliani ed è qui che entra in gioco Infront, azienda che dallo scorso 30 giugno 2010 ha preso in mano la gestione delle attività di marketing e advertising del club rossonero lasciate in eredità da Publitalia e che, già nel corso di questa stagione, ha contribuito in modo “determinante” alla crescita del fatturato. La ricetta di Infront è semplice e si può riassumere in tre parole: less is more; offrire di più a un investitore (e quindi chiedere di più) garantendo una sponsorship fatta su misura. “Chi investe nel Milan investe su un brand di portata globale – ha spiegato Marco Bogarelli, presidente di Infront Italy – I dati parlano di un aumento della visibilità per gli sponsor che tende al +20% e di un aumento delle rendite pari all’87%. La nostra strategia, come per l’anno passato è quella di puntare su un numero circoscritto di partner (che resterà 32) ai quali dare ancora maggiore visibilità affiancando all’offerta commerciale tradizionale la possibilità di incrementare la propria visibilità sui mezzi digitali”, come i social network”.

VERSO UNO STADIO MULTIMEDIALE. Un’altra area su cui sta intervenendo Infront è quella riguardante lo stadio dove l’azienda di Bogarelli ha reinventato la Corporate Hospitality sfruttando l’area limitrofa allo stadio San Siro. “Abbiamo portato l’area hospitality da 2.500 a 4.500 posti e presto saranno 5.000 – ha concluso Bogarelli – Stiamo lavorando affinché San Siro diventi il primo stadio multimediale d’Italia” (con video e servizi wi-fi per gli spettatori nel corso della partita, ndr).

Credits Images:

Da sinistra Marco Bogarelli e Adriano Galliani