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Aggiornamento Def: Pil Italia al +1% non prima del 2017

Le previsioni di crescita sono state corrette per difetto. Nessuna diminuzione per il debito pubblico, che cresce al 132,8%

La crescita è rinviata (almeno) al 2017: l’aggiornamento del Def – Documento economico e finanziario, approvato dal Consiglio dei ministri, rivede per difetto le previsioni di crescita del governo. Più nel dettaglio, quest’anno il Pil si attesterà allo 0,8%, per salire all’1% nel 2017 per effetto di una manovra espansiva del governo. In mancanza di interventi, si attesterà invece sullo 0,6%. Analogo andamento per il rapporto deficit/Pil: le stime parlano di un 2,4% nel 2016 e un 2% nel 2017 (contro il 1,8% iniziale). Nessun calo è previsto, al momento, per il debito pubblico: la percentuale indicata per il 2016 sale dal 132,2% del 2015 al 132,8%. Solo nel 2017 si ridimensionerà di nuovo al 132,2%.

CIFRE PRUDENZIALI. «Siamo stati super prudenti. Verificheremo se questi numeri, come io credo e spero, saranno corretti al rialzo», commenta in conferenza stampa il premier Matteo Renzi. «Non c’è flessibilità perché si è deciso che vale una volta sola: per me è un errore, ma rispettiamo questa regola. C’è lo 0,4% di circostanze eccezionali che è un’altra cosa: coerentemente con le regole Ue, le circostanze eccezionali sono quelle che uno Stato invoca in virtù di situazioni specifiche. Ne abbiamo individuate due: la prima è quella della sisma, l’altra questione è l’immigrazione. Per queste chiederemo al Parlamento l’autorizzazione ad arrivare ad un massimo dello 0,4%».

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Conferenza stampa con il premier Renzi e il ministro dell'Economia Padoan dopo la riunione del Consiglio dei ministri.