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Sostenibilità

Sostenibilità, la pubblica amministrazione viene bocciata

I dipendenti pubblici danno l’insufficienza alle politiche ambientali delle amministrazioni centrali e locali. Eppure potrebbe essere il motore della rivoluzione verde

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La pubblica amministrazione viene bocciata in sostenibilità. A dare un voto insufficiente alle politiche amministrazioni sono i dipendenti che chiedono impegno più concreto e deciso. È’ dalla Pa che potrebbe partire la “green revolution” secondo i risultati dell’indagine del Forum Pa Pratiche di consumo sostenibile a lavoro.

I dipendenti pubblici assegnano un voto medio pari a 4,9 (in una scala da 1 a 10) alla sostenibilità delle Pubbliche Amministrazioni. Tra i vari enti, le Regioni ottengono il risultato migliore, ma comunque al di sotto della sufficienza, con una valutazione media di 5,3. Proprio a queste, il Pan Green Public Procurement (il Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione) assegna un ruolo strategico imponendo di includere gli appalti verdi e sostenibili nella normativa regionale e di settore, oltre che nei programmi di spesa.

«Il passaggio a un’economia sostenibile richiede un salto culturale forte», commenta Gianni Dominici, direttore di FPA. «Da un lato è necessario dotare le pubbliche amministrazioni di competenze e strumenti adeguati, dall’altro ne va rafforzato il ruolo propulsivo e di sensibilizzazione rispetto alle scelte di consumo e produzione di cittadini e imprese, primi fra tutti i propri dipendenti: 14 occupati su 100 in Italia sono impiegati pubblici con proprie abitudini di consumo nell’attività lavorativa quotidiana. Se le amministrazioni saranno trainanti nel promuovere e incentivare i comportamenti sostenibili nei luoghi di lavoro, proprio dal settore pubblico potrà venire la “green revolution”».

PRIMI PASSI. Secondo i dipendenti pubblici le PA italiane stanno muovendo i primi passi verso la definizione di proprie politiche di Green Public Procurement. Il 14,1% dichiara che la propria amministrazione ha già introdotto i Cam(Criteri Ambientali Minimi) nelle proprie procedure d’acquisto. Per il 12,5% l’amministrazione ha provveduto all’individuazione dei prodotti e servizi ai quali applicarli. Mentre sono ancora molto poche quelle che hanno formalizzato la politica degli acquisti sostenibili (9,3%) che hanno organizzato iniziative di informazione e formazione al personale sulla sostenibilità (9,3%) che provvedono al monitoraggio degli acquisti verdi effettuati (7,4%) e soprattutto quelle che hanno definito chiaramente gli obiettivi e i target da raggiungere (6,7%).

«È chiaro che questi numeri devono essere ben diversi per far sì che la “green revolution” abbia luogo nel nostro paese e sia trainata dalle Pubbliche amministrazioni», aggiunge Dominici. «Per questo secondo il Panel dell’indagine di Fpa una pa dovrebbe stabilire una propria strategia e dei propri obiettivi rispetto agli acquisti verdi».

Quali tra i seguenti “step” ha già effettuato la tua organizzazione nel percorso di definizione della propria politica di acquisti green?

Val %

Ha introdotto criteri di sostenibilità nelle procedure di acquisto

14,1

Ha individuato prodotti e servizi ai quali applicare i criteri del Green Procurement

12,5

Ha già provveduto a formalizzare la politica degli acquisti sostenibili

9,3

Ha organizzato iniziative di informazione e formazione al personale su sostenibilità e/o acquisti verdi

9,3

Provvede al monitoraggio degli acquisti verdi effettuati

7,4

Ha definito chiaramente gli obiettivi e i target per i propri acquisti verdi

6,7

SVILUPPO SOSTENIBILE. Nelle opinioni degli intervistati quella del Green Public Procurement non è tanto un’occasione per far risparmiare (individuata dal 5,5% degli intervistati), né solo uno strumento per diminuire l’impatto sull’ambiente dei consumi pubblici (34,4%), ma è soprattutto la miccia per dare impulso a un’economia e ad una crescita sostenibile come individua oltre metà del campione.

In ragione di questo obiettivo il ruolo della pa non può essere ridotto a quello di “consumatore responsabile”, ma deve essere letto come propulsore di nuovi modi di consumare e produrre. Cosa c’è da fare? Secondo gli intervistati oltre a rispettare gli obblighi di legge, le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero mettere in campo iniziative educative e di sensibilizzazione rispetto a tutto il personale (82,7%).

Perché una pa dovrebbe stabilire una propria strategia/obiettivi di Acquisti verdi?

Val. %

Risparmiare denaro

5,6

Diminuire l’impatto sull’ambiente

34,4

Dare impulso ad un’economia e ad una crescita sostenibile

56,8

Altro

3,3

Totale

100,0